Il conduttore torna al timone dello storico programma Non è l’Arena, su La7. Tempo di riflessioni per il giornalista che progetta di abbandonare il piccolo schermo.
Non sarà questo l’anno dell’addio di Massimo Giletti a Non è l’Arena, ma potrebbe essere il prossimo o chissà. In una recente intervista il giornalista ha affermato di essere stanco di spostarsi sotto scorta di essere provato dalla dolorosa scomparsa del padre.
A partire da stasera, mercoledì 29 settembre, Non è l’Arena debutta in prima serata su La7. Non più la domenica, ma il mercoledì: “Perché mi piacciono le nuove sfide,” ha dichiarato Massimo Giletti che tenta una nuova rischiosa collocazione nel palinsesto settimanale.
Massimo Giletti confessa, però, di aver firmato il contratto a settembre dopo molte esitazioni. La pausa estiva, dice, gli ha portato consiglio e lo ha spinto a continuare. Tuttavia il conduttore afferma di sentire il peso di 30 anni passati al servizio dell’informazione:
“È dura lavorare quando ricevi quasi ogni domenica querele con richieste di risarcimento.”
Un programma diverso
“La tv è un animale che ti entra dentro e ti prosciuga l’anima per come la faccio io,” ha confessato il conduttore, ribadendo la necessità di prendersi una pausa e “lavorare meno” per lavorare meglio. Giletti ammette di non aver ancora lasciato la tv in parte per narcisismo, un demone che come tanti lavoratori del mondo dello spettacolo si porta dentro.
Giletti rinnova la fiducia a La7 e chiude definitivamente le porte alla Rai. Afferma che quest’anno Non è l’Arena sarà un programma diverso perché anche lui è diverso. “Voglio dare spazio a chi la pensa diversamente, a voci diverse” afferma. Nella prima puntata ospiterà un’eretica che è salita su un palco a San Giovanni per dire no al Green Pass.